Perché conviene l’insufflaggio rispetto al cappotto termico?

Scegliere di isolare un edificio, una singola abitazione o un ufficio tramite la tecnica dell’insufflaggio, non solo permette di vivere in un ambiente più salubre, ma realizza anche un risparmio energetico che può essere stimato fino al 50% rispetto ai costi normali.

Nell’insufflaggio coesistono, inoltre, due fattori che ne determinano la convenienza rispetto al cappotto termico: il costo contenuto e il rendimento, anche maggiore di quello offerto dall’altro sistema di isolamento.

Cos’è l’insufflaggio

Quella dell’insufflaggio è una tecnica ormai comunemente utilizzata per isolare, da un punto di vista acustico e termico, gli ambienti dotati di intercapedini, ovvero gli spazi vuoti all’interno delle pareti. L’insufflaggio produce una funzionalità aumentata dell’intercapedine e si collega direttamente al motivo per cui, fin dalla seconda metà del secolo scorso, tra i muri perimetrali degli edifici veniva lasciata una sorta di “camera d’aria” che coibentava le pareti, con lo scopo di climatizzare l’ambiente interno.

Si tratta di una tecnica molto versatile e di facile realizzazione, perché consiste nel praticare sui muri fori di circa 3/4 cm di diametro e, quindi, inserire nei “tunnel” tra i lati esterni e interni delle pareti o nel sottotetto, una opportuna quantità di materiali ad alta efficienza termica, come la lana di vetro mineralizzata, il poliuretano espanso, la fibra di cellulosa o altri prodotti granulari isolanti. In particolare, l’isolamento del sottotetto attraverso l’insufflaggio consente di eliminare circa il 45% della dispersione termica e, quindi, di constatare un immediato miglioramento del comfort climatico ambientale, accompagnato da un rilevante risparmio energetico.

L’insufflaggio è una tecnica isolante poco invasiva, che può essere realizzata sia negli edifici ancora in costruzione, sia in quelli già abitati o in fase di ristrutturazione; i tempi di completamento dei lavori variano, com’è ovvio, a seconda delle dimensioni dell’ambiente: orientativamente, in una casa di circa 100 m² l’isolamento di tutte le pareti può avvenire anche in un solo giorno. Ancora più rapido e semplice è l’insufflaggio del sottotetto: in questo caso, la posa del materiale avviene direttamente sulla soletta del solaio e crea uno spessore (variabile da 25 a 30 cm, in base alla richiesta), che isola l’intero spazio sottostante.

Cos’è il cappotto termico

Come si può intuire dalla sua denominazione, il cappotto termico consiste in un rivestimento della facciata esterna di un edificio, realizzato attraverso l’uso di pannelli isolanti (per esempio, in fibra di legno, in schiume minerali o in cartongesso), che vengono applicati direttamente sulle pareti. In qualche caso, la tecnica del cappotto termico viene scelta anche per rivestire i muri interni di un’abitazione ma, generalmente, viene considerata meno efficace rispetto ad altre modalità di isolamento.

Inoltre, la presenza dei pannelli riduce le dimensioni dell’ambiente, un fattore che rileva in maniera ostativa all’utilizzo di questo sistema, specie se lo spazio disponibile non è particolarmente ampio. Anche il cappotto termico produce un isolamento che migliora l’efficienza energetica dell’edificio ma, per essere davvero efficace da un punto di vista termico e acustico, deve essere realizzato in maniera completa, applicando i pannelli sia sui muri esterni che su quelli interni.

Quali differenze?

L’insufflaggio e il cappotto termico sono le tecniche isolanti più frequentemente utilizzate e, sebbene abbiano la medesima funzionalità, presentano differenze sostanziali rilevanti dal punto di vista della realizzazione. 

Per applicare i pannelli che costituiscono il cappotto termico è indispensabile montare un ponteggio all’esterno dell’edificio: va da sé che questa esigenza aumenti i costi e i tempi di realizzazione dell’intervento. Ma non solo: la presenza dei pannelli può modificare l’estetica della facciata, incidendo anche sull’ampiezza dei davanzali delle finestre e, per esempio, in un edificio condominiale, un simile intervento può essere realizzato solo previo consenso dell’assemblea.

Come già accennato in precedenza, quando viene effettuato sui muri interni di una stanza, il cappotto termico ne riduce le dimensioni, una conseguenza che, viceversa, non si verifica con la tecnica dell’insufflaggio, perché il materiale isolante viene inserito direttamente dentro le intercapedini delle pareti. 

L’insufflaggio, inoltre, richiede minori tempi di intervento, ha costi ridotti perché non richiede la presenza di ponteggi e, di regola, viene realizzato senza interferire sulle abitudini di vita degli abitanti della casa, che non sono costretti ad abbandonarla durante l’esecuzione dei lavori.

I vantaggi dell’insufflaggio

La scelta di isolare un ambiente con la tecnica dell’insufflaggio presenta alcuni importanti vantaggi che spingono a preferirla rispetto a quella del cappotto termico.

Se realizzato a regola d’arte, infatti, l’insufflaggio:

  • Si esegue in modo rapido e semplice
  • Richiede una spesa ridotta e offre un ottimo rapporto costi/benefici
  • Può essere effettuato dall’esterno o dall’interno
  • Può essere realizzato sia in orizzontale (sul solaio), sia in verticale (sui muri perimetrali)
  • Non blocca la traspirabilità delle pareti (eliminando i rischi di formazione di muffa e condensa)
  • Non è invasivo e non toglie spazio agli ambienti interni
  • Realizza un ottimo isolamento termoacustico
  • Riqualifica l’efficienza energetica e il valore dell’edificio
  • Consente di risparmiare sui costi di gestione dell’energia

In ogni caso, quando si decide di procedere all’intervento di coibentazione di un edificio, è indispensabile rivolgersi a una ditta professionista, esperta nella realizzazione dell’isolamento tramite insufflaggio. Dopo aver effettuato un sopralluogo, il tecnico specializzato valuterà l’effettivo vantaggio registrabile dall’immobile con l’isolamento e farà una vera e propria “diagnosi energetica”. Quindi, tenendo conto anche del budget disponibile, l’operatore indicherà il genere e l’entità dell’intervento da porre in essere, scegliendo il materiale più idoneo al singolo caso.

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